mercoledì 21 aprile 2010
venerdì 16 aprile 2010
giovedì 15 aprile 2010
giovedì 8 aprile 2010
Tracciare e misurare il buzz sui social media (4) | AAA Alex Badalic
Tracciare e misurare il buzz sui social media (4) | AAA Alex Badalic: "I social media non sono solo i soliti luoghi come Facebook, Twitter, MySpace, LinkedIn e così via. Molto prima che questi siti iniziassero la loro esistenza, c’erano già altri social media, meno importanti, meno spettacolari. L’idea stessa di Web 2.0 è nata dai blog, dai forum e dagli user group."
mercoledì 7 aprile 2010
MARK UP - Ascolto/2 - Sbagliare
MARK UP - Ascolto/2 - Sbagliare: "1. Ascolto sì, ma attivo
Ritorniamo sull'ascolto (vedere anche l'editoriale del numero di marzo) perché, per uscire dalla crisi, crediamo servano nuovi strumenti e, soprattutto, una contiguità più puntuale con il consumatore. Carrefour nel suo sito italiano funge ormai da portale. Interessante il sito Bambini-superstar.it per la struttura, l'articolazione e il coraggio di interessare, ricavando preziose informazioni, le mamme su singoli particolari della vita dei figli. La struttura passa dalle rubriche, alle ricette, alle papere, ovviamente dalle promozioni e dal forum. Quest'ultimo ha una segmentazione che spazia dalle chiacchiere a informazioni strutturate, financo legali, passando dai consigli per gli acquisti. Mediamente, dopo qualche giorno di osservazione, sembrano collegati circa 50 utenti contemporaneamente. Lo scopo è quello di costruire la community, apparentemente libera (si può addirittura vendere la casa), senza grandi problemi procedurali, ma, dove, a fianco di un'impostazione light si scorge la griglia di raccolta delle informazioni necessarie all'ascolto. Target principale la donna-mamma, ma anche tutta la famiglia e i loro comportamenti, sogni, bisogni e frustrazioni da cui l'insegna può ricavare informazioni commerciali preziose. Con la sottoscrizione a MyCarrefour avviene la segmentazione per singolo negozio eletto a proprio pdv e all'ascolto dettagliato per singolo utente."
Ritorniamo sull'ascolto (vedere anche l'editoriale del numero di marzo) perché, per uscire dalla crisi, crediamo servano nuovi strumenti e, soprattutto, una contiguità più puntuale con il consumatore. Carrefour nel suo sito italiano funge ormai da portale. Interessante il sito Bambini-superstar.it per la struttura, l'articolazione e il coraggio di interessare, ricavando preziose informazioni, le mamme su singoli particolari della vita dei figli. La struttura passa dalle rubriche, alle ricette, alle papere, ovviamente dalle promozioni e dal forum. Quest'ultimo ha una segmentazione che spazia dalle chiacchiere a informazioni strutturate, financo legali, passando dai consigli per gli acquisti. Mediamente, dopo qualche giorno di osservazione, sembrano collegati circa 50 utenti contemporaneamente. Lo scopo è quello di costruire la community, apparentemente libera (si può addirittura vendere la casa), senza grandi problemi procedurali, ma, dove, a fianco di un'impostazione light si scorge la griglia di raccolta delle informazioni necessarie all'ascolto. Target principale la donna-mamma, ma anche tutta la famiglia e i loro comportamenti, sogni, bisogni e frustrazioni da cui l'insegna può ricavare informazioni commerciali preziose. Con la sottoscrizione a MyCarrefour avviene la segmentazione per singolo negozio eletto a proprio pdv e all'ascolto dettagliato per singolo utente."
martedì 6 aprile 2010
MARK UP - Intervista esclusiva a Carlo Sangalli
MARK UP - Intervista esclusiva a Carlo Sangalli: "Per il presidente della Confcommercio la crisi è temporanea e porterà a nuovi scenari. Verso la società della conoscenza con una qualità dei servizi alta. (Da MARK UP 187)"
FocusFinanza - Consigli Utili per un risparmio consapevole - Focus Finanza
FocusFinanza - Consigli Utili per un risparmio consapevole - Focus Finanza
FocusFinanza.com nasce con l’intento di fornirti notizie, guide e approfondimenti su tematiche finanziarie in modo semplice, completo e trasparente.
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lunedì 5 aprile 2010
Social Media Marketing tracking & ROI
Social Media Marketing tracking & ROI: "84% delle aziende non misura... Professionals Worlwide Who Measure the ROI of Their Social Media* Programs, August 2009 (% of respondents) * includes blogs, chat, discussion boards, microblogs, podcast, Measure ratings, social networks, video- 16% sharing, wikis, etc. Do not measure 84% (cc) Mirko Lalli - http://flavors.me/mkl Source: Mzinga and Babson Executive Education, “Social Software in Business” September 8, 2009 via: www.emarketer.com"
sabato 3 aprile 2010
Pmi, solide nonostante la crisi. Ma come aggredire i mercati emergenti? - Economia - Panorama.it
Pmi, solide nonostante la crisi. Ma come aggredire i mercati emergenti? - Economia - Panorama.it: "“I clienti all’estero cercano il prodotto italiano, ma spesso non riusciamo ad esportare in molti paesi i nostri marchi. Siamo ottimi produttori, ma pessimi venditori: dobbiamo migliorare questo aspetto e aprire nuovi mercati. Una strada facile per i grandi marchi, ma spesso impossibile per le piccole imprese”, prosegue il patron di Bag Spa, citata dal Financial Times nel 2008 come esempio di azienda che è riuscita a creare vantaggio competitivo non delocalizzando all’estero."
PMI: contro la crisi c'è il social network
PMI: contro la crisi c'è il social network: "Incentivi statali? Facilitazione del credito? Protezionismo del mercato? Se le ricette per uscire presto e bene dalla crisi si sono sprecate fin dal crack di Lehman Brothers nel settembre 2008, c'è anche chi si è armato di fantasia e non ha avuto timore di sperimentare nuove strade per rimettere in carreggiata il proprio business. È il caso per esempio delle piccole e medie imprese americane che, secondo lo Small Business Success Index, una ricerca finanziata da Network Solutions e condotta dal Center for Excellence in Service della Smith School of Business, avrebbero raddoppiato il loro uso delle piattaforme social per identificare nuove nicchie di mercato, promuovere i propri prodotti e fidelizzare i clienti."
Quando le imprese fanno rete....
Ho generato da poco uno spazio che vede come finalità quella di offrire pratica di strumenti della rete.
Nasce perchè sono convinto che la "distanza" tecnologica possa essere superata attraverso un metodo simile alla comunità di pratica. Ritornare a dare peso alla pratica delle cose credo sia una direzione corretta per affrontare il mare magnum delle a rete, con tutte le sfumeture che il termine stesso vuol indicare.
L'ambiente vuol essere collaborativo, senza titoli di autorità ma che abbia delle regole da seguire. In primis seguire il tema principale: Fare rete vuol dire trovare informazioni utili settoriali.
Per chi vuol far parte di questo esperimento, senza impegno, senza fee d'ingresso, solo una cosa è richiesta: LA VOGLIA DI CONOSCERE
Pmi Net
Nasce perchè sono convinto che la "distanza" tecnologica possa essere superata attraverso un metodo simile alla comunità di pratica. Ritornare a dare peso alla pratica delle cose credo sia una direzione corretta per affrontare il mare magnum delle a rete, con tutte le sfumeture che il termine stesso vuol indicare.
L'ambiente vuol essere collaborativo, senza titoli di autorità ma che abbia delle regole da seguire. In primis seguire il tema principale: Fare rete vuol dire trovare informazioni utili settoriali.
Per chi vuol far parte di questo esperimento, senza impegno, senza fee d'ingresso, solo una cosa è richiesta: LA VOGLIA DI CONOSCERE
Pmi Net
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Dalle catene di valore alle reti di valore
Dalle catene di valore alle reti di valore: "Coniato da Michael Porter nel 1985 il termine catena del valore serviva a descrivere una sequenza o combinazione di una serie di nove attività che all’interno di un’azienda e di una organizzazione venivano identificate come capaci di generare valore aggiunto. Il valore veniva trovato nell’interazione tra queste attività e considerato come un modo per soddisfare meglio aspettative e bisogi del cliente. Punto di partenza di questa visione di Porter è una azienda statica, poco dinamica, molto regolare impegnata nelle nove attività sopra descritte, dalla produzione alla messa in commercio dei prodotti, con l’obiettivo di generare valore aggiunto per i propri clienti e mercati."
Il paradigma delle reti
Il paradigma delle reti: "Retidivalore segnala un testo scritto e pubblicato dagli studenti del Dottorato di Ricerca in Management dell'Università LUISS di Roma nella collana SL Quaderni, Edizioni Franco Angeli. Attraverso una rilettura, che passa da una rappresentazione lineare a quella multidimensionale tipica dei network, del fondamentale paradigma dell'Economista Industriale Bain (Struttura del mercato - Condotta dell'impresa - Performance) gli studenti provano a ricostruire da diversi punti di vista ciò che la letteratura recente ha prodotto sul tema dell'allineamento in un'ottica di rete integrando il lavoro con numerosi riferimenti a casi reali.
Fino ad oggi l'economia industriale si è retta sulla logica: mercato/prestazioni dell'impresa/prodotto/servizio; più recentemente gli studiosi di management stanno rileggendo le analisi precedenti osservando nuove realtà organizzative con una diversa lente: quella delle reti. In questo quadro, gli autori analizzano, rispetto all'allineamento esterno, come la Apple ha affrontato la convergenza tecnologica di diversi mercati con lo sviluppo dell'i-tunes music store, come nascono le reti internazionali delle imprese multinazionali per rispondere a diverse tipologie di pressioni e come la responsabilità sociale d'impresa possa diventare uno strumento di allineamento alle logiche esterne al contesto aziendale. Emerge un quadro nel quale le aziende fanno fronte alla turbolenza crescente dell'ambiente in cui operano con una capacità di adattamento sempre più spinta ed integrata."
Fino ad oggi l'economia industriale si è retta sulla logica: mercato/prestazioni dell'impresa/prodotto/servizio; più recentemente gli studiosi di management stanno rileggendo le analisi precedenti osservando nuove realtà organizzative con una diversa lente: quella delle reti. In questo quadro, gli autori analizzano, rispetto all'allineamento esterno, come la Apple ha affrontato la convergenza tecnologica di diversi mercati con lo sviluppo dell'i-tunes music store, come nascono le reti internazionali delle imprese multinazionali per rispondere a diverse tipologie di pressioni e come la responsabilità sociale d'impresa possa diventare uno strumento di allineamento alle logiche esterne al contesto aziendale. Emerge un quadro nel quale le aziende fanno fronte alla turbolenza crescente dell'ambiente in cui operano con una capacità di adattamento sempre più spinta ed integrata."
Reti di imprese
Reti di imprese: "In termini strategici la Rete di Imprese deve tendere a configurarsi quasi come una Impresa Rete : “L’Impresa Rete è una unica azienda scissa in più unità organizzative interconnesse fra di loro. Le singole unità organizzative non hanno autonomia strategica in quanto membri dello stesso soggetto economico”.
Esitono varie tipologe di rete di imprese.
1. La rete orizzontale : in qeusta rete tutti i componenti hanno pari dignità, un po’ come si realizza nei consorzi che possono essere considerati vere e proprie reti d’impresa primordiali.”
2. La rete verticale : in questa tipologia di rete un’azienda leader, chiamata ‘nodo’ guida le altre dettando le regole”
3. La rete mista : una rete nella quale di volta in volta, a seconda delle condizioni di mercato si vengono a creare dei ‘nodi’ che hanno un ruolo di centro motore per tutto il sistema”"
Esitono varie tipologe di rete di imprese.
1. La rete orizzontale : in qeusta rete tutti i componenti hanno pari dignità, un po’ come si realizza nei consorzi che possono essere considerati vere e proprie reti d’impresa primordiali.”
2. La rete verticale : in questa tipologia di rete un’azienda leader, chiamata ‘nodo’ guida le altre dettando le regole”
3. La rete mista : una rete nella quale di volta in volta, a seconda delle condizioni di mercato si vengono a creare dei ‘nodi’ che hanno un ruolo di centro motore per tutto il sistema”"
Come diventare imprenditori... in 3D | Software | PMI.it
Come diventare imprenditori... in 3D | Software | PMI.it: "Anche un videogame può insegnare a diventare imprenditori: è il caso di 'Ma cyber auto-entreprise', gioco online fortemente voluto dal ministero delle Finanze francese per promuovere la figura dell'auto-imprenditore, nata per rispondere alla crisi economica."
Marketing d'acquisto e gestione fornitori | Marketing | PMI.it
Marketing d'acquisto e gestione fornitori | Marketing | PMI.it: "«Se non puoi combattere il nemico, alleati con lui»: forse è questo il principio che ispira le nuove logiche del Marketing, da qualche tempo applicate non solo alle relazioni con i clienti ma anche con i fornitori, non più virtuali 'nemici dell'azienda” perché portatori di 'costi'."
Costruire network sociali di successo
Costruire network sociali di successo: "Il successo e lo sviluppo delle reti sociali non è scontato, dipende molto dal contributo di ogni individuo che partecipa alla comunità della rete in termini di competenze, esperienze, comportamenti, conoscenze e specificità personali. Benchè queste caratteristiche possano valere anche per realtà non reticolari, le reti sociali richiedono approcci e modalità relazionali molto diverse da quelle tipiche di organizzazioni gerarchiche e più tradizionali. La lezione da apprendere per tutti coloro che vogliono sviluppare strategie organizzative fondate sulle reti socialiè diriconoscere e comprendere la differenza tra i due approcci. Per alcuni studiosi delle reti le competenze fondamentali sulle quali lavorare per facilitare il successo delle nuove organizzazioni reticolari sono la leadership, lo sviluppo della rete, la capacità di misurare l'impatto, la comunicazione, il livello di cambiamento e innovazione introdotti, le modalità con cui si definiscono le regole di ingaggio, l'apprendimento continuo, la mobilitazione di nuove risorse."
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venerdì 2 aprile 2010
MARK UP - Distretti del commercio, perno di un nuovo marketing territoriale
MARK UP - Distretti del commercio, perno di un nuovo marketing territoriale: "i distretti del commercio non possono svilupparsi secondo un modello unico, magari copiato da soluzioni già sperimentate a livello nazionale o internazionale, ma devono tenere conto delle specifiche vocazioni territoriali per implementare strategie coerenti con la situazione competitiva e con le risorse disponibili sul piano delle attrattive turistiche e commerciali."
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